Azioni:
Chi compra un'azione acquista una piccola parte della società
cui l'azione appartiene.
L'azione è un titolo rischioso rispetto ad altri strumenti
finanziari: non si possono avere certezze assolute sulla restituzione
del capitale, nè sul guadagno che l'investitore avrà.
In caso di apprezzamento dei titoli i guadagni possono essere
elevati, ma allo stesso modo, in caso di discesa dei titoli
si può perdere anche l'intero capitale.
Esistono vari tipi di azioni: ordinarie, privilegiate, di
risparmio (vedi Glossario).
Derivati di Borsa: (vedi Introduzione
ai Derivati)
I derivati di Borsa sono molto più rischiosi delle
singole azioni.
Questo perchè generalmente i derivati moltiplicano
la variazione del sottostante: in pratica sono scommesse sull'andamento
degli indici o del valore a cui fanno riferimento, per cui
l'investimento richiesto di solito è minimo se rapportato
all'ammontare del sottostante.
I derivati possono essere: futures, opzioni e covered Warrant.
Differenze tra Azioni e Futures - Effetto leva:
Tra il mercato azionario ed il mercato dei Futures c'è
un'importante differenza "l'effetto leva".
L'effetto leva amplifica i guadagni e le perdite: con un relativamente
piccolo importo (margine) è possibile acquistare contratti
futures sull'indice di Borsa.
In pratica se per acquistare azioni per un controvalore di
circa 200.000 euro, vi occorre pagarle subito tutte (o quasi),
per acquistare (o vendere allo scoperto) un future sull'indice
di Borsa, sempre del valore di circa 200.000 euro, bastano
circa 12.000 euro.
Naturalmente c'è il vantaggio e lo svantaggio. Si possono
avere degli ottimi guadagni ed allo stesso modo delle considerevoli
perdite.
Una semplice tipologia di Analisi Fondamentale
Una semplice tipologia di analisi fondamentale per individuare
le azioni su cui investire in otto punti:
1) I debiti della Società non devono
essere superiori al fatturato annuale.
2) Il rapporto prezzo/utile o Price Earning
(P/E). Individuare le azioni con un P/E sotto i 15.
Si calcola dividendo la capitalizzazione (numero delle azioni
x prezzo corrente del titolo) con l'utile netto.
3) La quota di utile netto assegnata per
azione o Earning Per Share (EPS).
Si calcola dividendo l'utile netto per il numero delle azioni.
4) Il Book Value Per Share (BVPS) indica
il valore intrinseco di un azione. Quando il valore dell'azione
si avvicina al bvps è un'ottima occasione di investimento.
Si calcola dividendo Patrimonio netto/numero azioni.
5) Il Price Book Value (PBV) che rapporta
la valutazione del mercato(capitalizzazione) con il Patrimonio
netto.
Si calcola dividendo Capitalizzazione/Patrimonio netto.
Quando il rapporto è vicino a uno, od inferiore, è
un'ottima opportunità di investimento.
6) Il ritorno sul capitale proprio o Return
On Equity (ROE), serve per calcolare la redditività
dell'investimento.
Si calcola: Risultato netto/Patrimonio netto*100
7) Il Return On Investiment (ROI) definisce
la redditività degli investimenti effettuati dalla
Società.
Si calcola: EBIT/Capitale Netto investito*100
8) Il Ritorno sulle vendite, Return On Sale
(ROS), che illustra il margine ricavi o sul fatturato.
Si calcola: Ebit/Ricavi*100
La regola forse più
conosciuta ed importante per chi investe in borsa è:
tagliare le perdite e lasciar correre i profitti.
Per attenersi a questa regola è necessario, subito
dopo l'acquisto, stabilire lo STOP LOSS,
ossia quanto si è disposti a perdere per tale investimento,
tenendo presente l'escursione media del titolo.
Stabilire anche un livello di TAKE PROFIT,
uno stop di uscita al fine di realizzare i profitti.
Analizzare bene il grafico di un titolo prima di acquistarlo,
acquistare un titolo in discesa solo dopo aver fatto un'accurata
ricerca sul suo conto (constatando che non ci siano notizie
o rumors negativi).
I mezzi di comunicazione non mancano: è necessario
tenersi costantemente aggiornati, individuando le fonti più
attendibili.
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