In finanza ciò
si traduce nella forza d'animo con cui si riesce a vedere
il valore del proprio patrimonio diminuire giorno dopo giorno,
per effetto dell'andamento avverso dei mercati finanziari.
Se ci si sente forti abbastanza per continuare a dormire sonni
tranquilli, allora può essere consigliabile una strategia
più aggressiva, che sovrappesi maggiormente le componenti
più volatili dell'investimento finanziario, azioni
e obbligazioni societarie e dei mercati emergenti.
Se, viceversa, si è più sensibili ai volubili
andamenti delle Borse, allora è opportuno un'allocazione
moderata delle risorse, che privilegi le classi di investimento
meno volatili (obbligazioni e strumenti del mercato monetario).
A questo proposito è bene sottolineare che nei mercati
finanziari, come nell'esperienza di tutti i giorni, vale,
salvo rare eccezioni, la regola che a un maggior rischio si
associa un maggior rendimento.
Per raggiungere guadagni più elevati si devono quindi
assumere rischi maggiori. Questa considerazione è valida
per qualsiasi tipologia di strumento finanziario, dai classici
titoli di Stato ai moderni prodotti finanziari più
sofisticati e rischiosi. Ovviamente i rischi associati ai
diversi strumenti finanziari a disposizione dell'investitore
sono decisamente differenti.
Per esempio, se si investe in azioni dei Paesi emergenti,
si corre un elevato grado di rischio date le turbolenze economiche
e poltiche che li caratterizzano; al tempo stesso, se l'economia
del Paese decolla le possibilità di guadagno sono elevate,
molto più di quanto non lo siano nei Paesi "maturi".
Il discorso rischio / rendimento non vale soltanto per le
azioni,ma anche per le obbligazioni e i tioli di Stato. A
seconda della bontà dell'emittente, infatti, questi
strumenti hanno un rendimento più o meno elevato: chi
è maggiormente a rischio di insolvenza deve offrire
un tasso di interesse più elevato per rendere il proprio
prodotto appettibile. Il rendimento di un titolo viene in
definitiva acquistato a scapito della sicurezza e il rischio
viene individuato nella possibilità che si discosti
dal rendimento stesso.
Maggiore è il rischio emittente, maggiore sarà
la remunerazione, sotto forma di tasso d'interesse, richiesta
dal mercato. Altresì il rendimento è tanto maggiore
quanto minore è la qualità creditizia dell'emittente
e più lunga la durata prevista dell'investimento.
Uno dei fattori cruciali del processo d'investimento è
proprio l'orizzonte temporale, ovvero il tempo necessario
perchè l'investimento possa dare i frutti sufficienti
a realizzare pienamente lo scopo che ci si è prefissi.
Quindi se l'obiettivo è garantirsi una pensione integrativa,
bisognerà tenere conto non solo del tempo che manca
al momento in cui si smetterà di lavorare, e quindi
dell'età in cui si inizia a risparmiare, ma anche della
durata presumibile del periodo in cui se ne avranno i benefici.
Più è lungo l'orizzonte temporale, più
aggressiva può essere la strategia di asset allocation,
ossia maggiore può essere la quota investita in classi
di investimento a elevato profilo di rischio / rendimento,
come per esempio le azioni.
Nella valutazione dei rischi collegati a un investimento
finanziario c'è da considerare anche la valuta di denominazione
che potrebbe essere diversa dall'euro. Un investimento effettuato
in dollari, per esempio, vedrà ridotti i guadagni in
caso di deprezzamento della valuta americana.
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