La Carta di Credito e
il Decalogo Antitruffa

 
 

La carta di credito è una tessera di plastica con una banda magnetica (necessaria ad identificare il possessore) emessa da una banca o da un altro ente creditizio che dà diritto al possessore di ottenere beni o servizi con il quale finanziare i propri consumi per mezzo di ordini di pagamento.

L'addebito al titolare della carta dell'importo speso in un dato periodo avviene successivamente all'atto di acquisto finanziato.
Il cliente può decidere se pagare alla fine di ciascun mese oppure in periodi successivi, rateizzando il proprio debito.

In questo secondo caso oltre all'importo delle rate nelle quali è diviso il debito del titolare, questi dovrà corrispondere gli interessi alla banca finanziatrice ( in questo caso si parla di servizio revolving).

I circuiti più famosi e utilizzati sono Visa e MasterCard.

La carta di credito è, quindi, uno strumento che consente di regolare il pagamento successivamente all'acquisto. Sulla Carta sono riportati le generalità del titolare, il numero della carta e la sua scadenza. Il titolare è tenuto a porre la propria firma nello spazio predisposto. La transazione di vendita coinvolge tre attori con i rispettivi rapporti, ovvero:

Il titolare della carta si impegna a restituire all'emittente della carta l'importo della transazione nei tempi e nei modi prestabiliti dal contratto sottoscritto
Il fornitore eroga i beni o servizi richiesti dal cliente
L'istituto che si impegna a pagare al posto del cliente quanto dovuto, eventualmente al netto di commissioni prestabilite.

In sintesi quindi:
Il cliente può acquistare senza l'uso di contanti
Il fornitore non è soggetto al rischio di un pagamento tramite assegno e quindi all'eventuale scopertura dello stesso
L'istituto eroga un servizio e percepisce, per questo, delle commissioni
Oltre che come strumento di pagamento la carta può essere utilizzata come strumento di prelievo all'ATM (simulando una carta Bancomat) mediante il codice segreto consegnato insieme alla carta.

Il titolare al momento del rimborso può optare o per un riborso in unica soluzione o tramite rateizzazione.
Solo in questa seconda ipotesi si instaura un rapporto di credito tra il cliente e l'emittente.

Le principali tipologie di carte di credito sono:

Carta di credito bancaria: rappresenta il tradizionale strumento di pagamento emesso da una banca, generalmente come servizio aggiuntivo all'apertura di un conto corrente. Consente di dilazionare il pagamento della merce acquistata di un breve periodo, generalmente tra i pochi giorni ed i due mesi a seconda del contratto e senza oneri finanziari aggiuntivi per l'acquirente;

Carta di credito revolving: rappresenta lo strumento di pagamento emesso da una banca o istituto finanziario che consente di rateizzare il pagamento della merce acquistata. La rateizzazione comporta un costo aggiuntivo per l'acquirente dovuto per la corresponsione degli interessi sul finanziamento. Sarà che il rallentamento economico ha svuotato le tasche di molti italiani, con un numero crescente di persone che faticano a raggiungere la fine del mese. O anche che ci stiamo avvicinando sempre più ai livelli dei paesi anglosassoni, dove gli acquisti a debito sono considerati la normalità e non un’eccezione. Sta di fatto che le carte di credito revolving hanno conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi tempi. Tanto che ormai sono molto diffuse anche all’interno della grande distribuzione organizzata, dai supermercati all’elettronica di consumo, passando per l’abbigliamento e l’arredamento. Probabilmente il merito principale è nella possibilità di rimborsare a rate il saldo di fine mese. Al pagamento delle rate, si ricostituisce una disponibilità di spesa pari all’importo saldato. Quindi questa carta ha un prestito incorporato, senza tuttavia l’obbligo di ripagare ogni mese una quota fissa, come nel caso del prestito personale, ma secondo modalità flessibili. L’altra faccia della medaglia è rappresentata da un tasso di interesse che è mediamente più elevato del 3-4% annuo rispetto alle prepagate, con possibili picchi fino al 20-22 per cento. Non sempre il costo complessivo a carico del consumatore è immediatamente comprensibile, ma si nasconde dietro una serie di voci e sigle, alle quali occorre prestare grande attenzione.

Carta di credito co-branded: rappresenta lo strumento di pagamento emesso da una banca o istituto finanziario in collaborazione con una terza azienda che facilita la distribuzione dello strumento presso la propria clientela ed offre servizi aggiuntivi volti alla fidelizzazione dei possessori della carta di credito. Il funzionamento è lo stesso di una carta di credito bancaria oppure revolving;

Carta di credito prepagata
: è una carta a scalare d'importo. Sostanzialmente è una sorta di borsellino elettronico che può essere ricaricato su richiesta del titolare. Per la particolarità del funzionamento non necessita di avere un c/c su cui essere appoggiata. Uno dei suoi utilizzi maggiori si ha per i pagamenti tramite internet, infatti l'eventualità di una sottrazione del codice mette a rischio solo gli importi caricati.

Il Decalogo Antitruffa

1) Non perdere mai di vista la carta e pretendere dall'esercente che la transazione per l’acquisto di un bene o servizio sia fatta in propria presenza.
2) Verificare sempre che la carta sia in proprio possesso.
3) Verificare plafond di spesa e data di scadenza.
4) Conservare con cura la carta lontano da fonti magnetiche; non graffiare la banda magnetica.
5) Firmare sempre la carta sul retro.
6) Non conservare il Pin assieme alla carta, meglio memorizzarlo.
7) Fare attenzione ad eventuali anomalie di sportelli automatici e Pos; vi sono strumenti detti skimmer che possono rubare codice e dati sensibili della carta.
8) Conservare tutte le ricevute fino all’arrivo dell’estratto conto e non gettare mai la ricevuta emessa dal Pos perché contiene dati utili, associati al nome del titolare, per mettere in piedi truffe.
9) Quando si fanno acquisti firmare la ricevuta della carta di credito solo dopo aver controllato l’importo.
10) Evitare di fornire il proprio numero di carta di credito.
11) Evitare di utilizzare la carta per acquisti via internet su siti che non abbiano connessione protetta, preferire le carte prepagate.
12) Il titolare dal momento della denuncia di furto o smarrimento non è in alcun modo responsabile delle perdite derivanti dall’utilizzo abusivo della carta. Lo ricorda anche la raccomandazione 489/97 CE, del 30 luglio 1997, relativa a salute e sicurezza dei consumatori. Il titolare di una carta di credito, non è responsabile delle perdite derivanti dallo smarrimento o furto dello strumento elettronico di pagamento dopo aver eseguito la prescritta notificazione (in genere con denuncia effettuata nelle 48 ore) e fino al momento della stessa notificazione, il titolare sostiene la perdita subita in conseguenza dello smarrimento o del furto nei limiti di un massimale pari a 150 euro.
13) Conservare i numeri telefonici per le emergenze forniti dal gestore della carta per eventuali blocchi a seguito di furti e smarrimenti.

Carta di Credito
»



Fondi comuni
Obbligazioni
Borsa
Polizze assicurative
Gestioni patrimoniali
ETF
Regole e suggerimenti pratici per investire
eBook di Analisi Tecnica Trading - Forex! Gratis!
Corso di Analisi Tecnica
Corso di Finanza Comportamentale
© Copyright 2010 Educazione Finanziaria.it - Contatti - Disclaimer