Risparmiatori traditi da Lehman&Brothers, da PattiChiari e dalle banche

In questo periodo di crisi finanziarie e bancarie riceviamo diverse e-mail di risparmiatori che chiedono aiuto, consigli o semplicemente desiderano manifestare la loro accorata protesta. Ne pubblichiamo alcune che riguardano i risparmiatori traditi da Lehman&Brothers, la grande Banca d'Investimento statunitense recentemente fallita, da Pattichiari, che si autodefinisce un grande progetto di cambiamento dei rapporti tra cliente e banca con l'intento di fornire ai consumatori strumenti concreti per la scelta di investimenti sicuri e dalle banche che hanno venduto loro, sino a prima del fallimento Lehman&Brothers, i titoli "tossici".



Oggetto: Risparmiatori traditi dal crack Lehman&Brothers, anche grazie a Patti Chiari
Sono uno dei moltissimi risparmiatori che ha in portafoglio obbligazioni Lehman Brothers Holding Inc. (cod. ISIN XS0128857413) acquistate nel mese di maggio 2008, sulla base della lista “Patti Chiari” e dei ratings attribuiti alle obbligazioni Lehman.
Ho ritenuto di scriverLe perché intorno all’ ennesimo caso di “mala-finanza”, non vedo alcun interesse a tutelare noi risparmiatori, sia da parte delle banche, che dell’ ABI.
Come saprà le obbligazioni Lehman, fino al giorno stesso del crack, venivano proposte e vendute dagli Istituti di Credito e dai Consulenti Finanziari come titoli solidi e sicuri, paragonati ai BOT, dei quali avevano lo stesso rating (S&P A+). Inoltre, fino al giorno stesso del crack (15 settembre 2008), erano inserite nell’elenco "Patti Chiari" nato esplicitamente, cito testualmente dal loro sito, ”… per proporre un elenco di obbligazioni a basso rischio e di conseguenza a basso rendimento, costantemente aggiornato, per orientare chi è privo di esperienza finanziaria e intende investire in titoli particolarmente semplici da valutare”.
Inoltre al punto 13 di Patti Chiari, si legge:
“La banca mi informa se un titolo esce dall' Elenco Obbligazioni a basso rischio?
Se l'aumento del rischio è modesto, sarai informato al primo estratto conto successivo o comunicazione
periodica della tua banca.
Se l'aumento del rischio è rilevante, cioè il titolo passa direttamente dall'area del basso rischio a un livello di rischio significativo (ovvero subisce una variazione del prezzo superiore all’ 1% su base settimanale vedi punto 8 di Patti Chiari) verrai informato entro 2 giorni.”
Basta guardare l’ andamento di molte obbligazioni Lehman inserite nell’ elenco Patti Chiari per rendersi conto che le oscillazioni di prezzo erano da diversi giorni superiori di gran lunga all’1%.
Come mai le Banche non hanno avvisato i clienti, ma anzi hanno continuato a proporre i titoli alla propria clientela?
Come mai i titoli sono usciti dall’elenco solo dopo il crack del 15 settembre?
Quale Autorità può fare qualcosa in nostra difesa?
Non intravede oggettive responsabilità della Banche che con lo sbandieramento di Patti Chiari vendevano titoli che ormai erano diventati a rischio?
Non Le sembra di intravedere connivenza tra Patti Chiari, Istituti Bancari, Istituti di Controllo a danno dei risparmiatori ingannati dal rating A+ di Lehman e dalle false, ingannevoli notizie pubblicate in Patti Chiari?
Non crede che anche per gli oltre 70.000 piccoli risparmiatori in Italia colpiti dal crack Lehman Brothers H.I. si debbano adottare criteri di tutela ?Non mi dilungo oltre …. Spero abbia avuto il tempo e la pazienza per leggermi fino a qui.
Spero che Lei possa dedicare parte del Suo tempo e delle Sue energie al problema del crack Lehman Brothers H.I. ed ai suoi negativi risvolti sui circa 70.000 risparmiatori che si trovano in difficoltà.
Maurizio P.

Oggetto: Caso Lehman Brothers
Sono uno dei tanti fortunati possessori di bonds Lehman Brothers acquistati su consiglio del mio promotore Fideuram lo scorso Dicembre. Non sono uno speculatore, come la stragrande maggioranza degli investitori in obbligazioni considerate piu' sicure di un titolo di stato (secondo le piu' note agenzie di rating); il mio portafoglio e' tuttora al 95% investito in obbligazioni con rating sempre superiori ad A.
Il mio caso ovviamente non e' certo isolato: Mario Draghi e l'ABI si sono pronunciati, ma non ci e' chiaro quali iniziative concrete si possano intraprendere per tutelarci da questo...disastro.
Il rating non e' mai stato aggiornato dal momento dell'acquisto lo scorso anno, fino al momento del crollo. Nessun aggiornamento sul deterioramento del rischio, ne' scritto ne' verbale.
Le Banche sono silenti, nonostante la dichiarazione del presidente dell'ABI, e sono sicuro che giocheranno alla nota pratica dello scaricabarile.
Siamo in tanti, siamo coscienti che si tratta di un problema complesso, non siamo nati ieri, ma abbiamo perso anche il sonno, perche' parte dei risparmi delle nostre famiglie sono andati bruciati.
Non so se EducazioneFinanziaria.it potra' farsi portavoce di questa nostra istanza. Ci sono conti dormienti, ci sono soldi (che vanno a tanti parassiti) che potrebbero essere stanziati per risarcire, almeno parzialmente, la gente che sgobba e risparmia, ma mi rendo conto che non vivo ad Hong Kong. Vivo a Roma.
Grazie per qualunque cosa potrete fare per questi ignobili ...."speculatori". E spero che ci sia un modo per noi di tenerci aggiornati con quanto vorrete fare. A presto
FABIO C.

Oggetto: Obbligazionista Lehman Brothers truffato dalle banche
Sono uno dei moltissimi risparmiatori che si confrontano oramai giornalmente su un forum apposito (www.finanzaonline.com), con la ferma volontà di procedere per far valere i propri diritti, dopo l’azzerarsi dei risparmi investiti in obbligazioni Lehman Brothers.
In particolare io ho in portafoglio obbligazioni Lehman Brothers Treasury Co. B.V. (cod. ISIN XS0163559841 - XS0208459023 - XS0200284247 -) società olandese, anch’essa in default, controllata al 100% dalla americana Lehman Brothers Inc. in Chapter 11 dal 15 settembre 2008.
Ho notato che di questo argomento, che sembra interessare almeno 40.000 famiglie di risparmiatori italiani, se ne parla poco o niente. E quando se ne parla lo si fa in modo superficiale ed approssimativo. La prego di dedicare parte del Suo tempo e delle Sue energie al problema del crack Lehman Brothers ed ai suoi negativi risvolti in particolare sui risparmiatori. Se poi si pensa che al momento dell’acquisto sembravano titoli solidissimi e sicurissimi, tanto da comparire nell’elenco "Patti Chiari" fino al giorno stesso del default, elenco contenente obbligazioni a basso rischio e basso rendimento e che il loro rating era: Moody's A1, S&P A+, Fitch AA- è evidente che qualcosa veniva tenuto nascosto agli investitori.
E’ anche da notare che il rating di S&P era uguale a quello attribuito ai titoli di stato italiani. I titoli da me posseduti, inoltre, sono usciti dall’elenco di "Patti Chiari" solo dopo che la Lehman aveva richiesto l'applicazione del Chapter 11. Anche il peggioramento repentino del rating ha fatto seguito a tale evento.
Mi chiedo allora a cosa serva il rating, a cosa serva il consorzio "Patti Chiari", quale tutela hanno i risparmiatori se si dice loro quello che si vuole, senza alcuna responsabilità ? Quale Autorità può qualcosa in nostra difesa?
Per precisione e completezza di informazione ho acquistato il bond Lehman su consiglio esplicito della mia banca che me li aveva indicati come titoli assolutamente sicuri e privi di rischio avendo l’emittente un “rating” almeno pari a quello dello stato italiano.
Luca M.

Oggetto: Default Lehman Brothers
Sono uno dei moltissimi risparmiatori che ha in portafoglio obbligazioni Lehman Brothers Holding Inc. acquistate nel mese di Maggio 2008.
Come saprà queste obbligazioni fino al giorno stesso del crack venivano proposte e vendute dagli istituti di credito e dai consulenti finanziari come titoli solidi e sicuri, paragonati a bot dei quali avevano stesso rating (A+), inoltre erano inserite fino al giorno stesso del crack 15 settembre, nell’elenco "Patti Chiari" nato esplicitamente cito testualmente dal loro sito: per proporre un elenco di obbligazioni a basso rischio e di conseguenza a basso rendimento, costantemente aggiornato, per orientare chi è privo di esperienza finanziaria e intende investire in titoli particolarmente semplici da valutare.
Le cito inoltre testualmente il punto 13 di patti chiari rilevabile dal loro sito:
La banca mi informa se un titolo esce dall' Elenco Obbligazioni a basso rischio?
Se l'aumento del rischio è modesto, sarai informato al primo estratto conto successivo o comunicazione periodica della tua banca.
Se l'aumento del rischio è rilevante, cioè il titolo passa direttamente dall'area del basso rischio a un livello di rischio significativo (ovvero subisce una variazione del prezzo superiore all’ 1% su base settimanale vedi punto 8 di tatti chiari) verrai informato entro 2 giorni.”
Basta guardare l’ andamento di molte obbligazioni Lehman inserite nell’ elenco patti chiari per vedere che le oscillazioni di prezzo erano da diversi giorni superiori di gran lunga all’1% .
Come mai le banche non non hanno avvisato i clienti, ma anzi continuavano a proporre i titoli alla propria clientela?
Non mi dilungo oltre…..spero abbia avuto il tempo e la pazienza per leggermi fino a qui.
Ho ritenuto di scriverLe in quanto vedo che intorno a l’ ennesimo caso di “malafinanza”, non vedo alcun interesse a tutelare noi risparmiatori sia da parte delle banche, che dell’ ABI.
In un mondo dove prima di tutto si tutelano e si salvano con soldi pubblici, le banche responsabili di averci venduto obbligazioni a rischio certificandole come sicure, lasciando al loro destino noi risparmiatori con le nostre famiglie, spero Lei possa dedicare parte del Suo tempo e delle Sue energie al problema del crack Lehman Brothers H.I. ed ai suoi negativi risvolti in particolare sui circa 70.000 risparmiatori che si trovano in difficoltà.
Rosario V.
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