Curriculum
Vitae
Distinguersi per essere competitivi.
E' una strategia universale che vale soprattutto nel mondo
del lavoro e che nel presente sta divenendo un obbligo,
sempre più persone si affacciano al mondo del lavoro
e la differenza non la fa più un titolo di studio.
Occorre quindi scrivere il curriculum vitae nel
modo più appropiato:
Innanzitutto la lunghezza. Il consiglio è quello
di stare nelle tre pagine, scritte con caratteri non inferiori
al corpo 12 per il testo corrente, con inserzioni, neretti,
corsivi e cambi di corpo a seconda delle diverse parti e
sottolineature.
La prima pagina andrebbe dedicata alle esperienze personali.
Oltre ai dati biografici essenziali (data di nascita, luogo,
residenza, indirizzo e reperibilità) andrebbero inseriti
le esperienze formative, dalla scuola superiore in poi,
i vari corsi frequentati, i voti di maturità e di
laurea, il titolo della tesi con il relatore e così
via.
Sempre in questa pagina andrebbero indicate le conoscenze
(vere) delle lingue straniere, le conoscenze informatiche,
non generiche, viaggi e soggiorni all'estero, hobby e interessi.
Questi ultimi non devono cercare di colpire per la loro
stravaganza, ma dimostrare una certa coerenza con l'identità
del candidato e la mansione per la quale si candida.
La seconda pagina è invece dedicata alle esperienze
professionali. Qui suggeriamo l'ordine cronologico inverso:
partire dall'oggi, subito in testa, per andare a ritroso
fino agli inizi dell'esperienza lavorativa. Tralasciando,
se troppo lunga l'elencazione di mansioni, profili, aziende
che non siano molto coerenti con il profilo imboccato successivamente.
Per persone che hanno una buona esperienza di lavoro, sarà
interessante inserire: di quali budget - compiti - ruoli
si è stati responsabili e di quante persone, a chi
si riportava direttamente e così via. Per i giovani
alla ricerca del primo impiego, sarà interessante
segnalare esperienze di lavoro anche brevi e saltuarie,
purchè utili e funzionali a far cogliere la predisposizione
alle relazioni con gli altri e alla risoluzione di problemi
complessi.
La terza pagina va inserita prima delle altre due e sarà
dedicata alla 'Lettera di presentazione' (nella quale si
evincano le motivazioni).
Anche in questo caso bastano poche righe. Dieci righe simpatiche
e ironicamente garbate che parlano di chi si è, e
delle ragioni che spingono a candidarsi a una nuova esperienza.
Prima di chiudere la busta, è cosigliabile fare
un check finale: ho rispettato le regole della misura, della
sobrietà e della comunicazione grafica? Ho raccontato
bugie? Ho lasciato buchi incomprensibili? Ho esagerato per
fare impressione? Ho citato imprudentemente referenze fasulle?
Ho fastidiosamente citato conoscenze non richieste? Ho messo
la foto, se richiesta? Ho risposto adeguatamente al profilo
ricercato dall'inserzione?
Se l'ultimo esame viene superato, la busta può essere
chiusa e spedita.
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COME
COMPILARE IL PROPRIO CURRICULUM
Presentare un buon curriculum non vuol dire di averlo, comunque,
di averlo compilato bene! Dire la verità è altrettanto
importante quanto affermare la propria professionalità.
Dati personali
NOME E COGNOME:
DATA E LUOGO DI NASCITA:
ATTUALE DOMICILIO: numero di telefono: Altro numero di telefono:
(in caso che nessuno possa rispondere a casa durante il giorno)
Cellulare:
Stato Civile:
Istruzione
Nel descrivere il titolo di studio conseguito, occorre precisare
sempre il nome e la città dove ha sede l’istituto
che lo ha rilasciato, l’anno scolastico del suo conseguimento
e la votazione riportata.
Specializzazioni e corsi
Elencare anche i corsi di formazione o aggiornamento eventualmente
frequentati, le materie o gli argomenti sviluppati, la loro
durata, la scuola o l’ente che li ha promossi, finanziati
e/o organizzati e la votazione conseguita.
Padronanza delle lingue straniere
Per le lingue straniere conosciute precisare a quale livello
(ottimo, buono, scolastico) se ne ha padronanza e se si possiedono
dei certificati di attestazione della effettiva conoscenza.
Nel caso di residenza o stage all’estero per un periodo
significativo, specificare il nome del Paese nel quale si
è vissuto, la durata del soggiorno ed il motivo della
stessa (per lavoro, per studio e
approfondimento della lingua, vacanza, per motivi di famiglia,
ecc.)
Conoscenze informatiche
Avendo dimestichezza con il personal computer, descrivere
quali programmi e sistemi operativi si è in grado di
utilizzare e a quale livello (sufficiente, discreto, ottimo),
precisando inoltre, eventuali, linguaggi di programmazione
conosciuti.
Esperienze di lavoro
Descrivere tutte le precedenti esperienze di lavoro (anche
quelle non regolari o quelle non retribuite quali stage, tirocini,
ecc.), il nome delle aziende, studi professionali, imprese,
ecc. presso le quali si è prestata attività
lavorativa, la durata del rapporto di lavoro e il tipo di
attività svolta (è importante indicare la posizione
occupata e le specifiche mansioni svolte). Infine, se si è
attualmente occupati e in servizio, descrivere l’attuale
lavoro, precisando il nome dell’azienda, la propria
qualifica, il tipo di attività e la data d’inizio
del rapporto di lavoro. E’ consigliabile indicare anche
la ragione per la quale si vorrebbe cambiare attività,
mansioni o semplicemente datore di lavoro.
Ulteriori informazioni
Per facilitare una maggiore conoscenza, si possono anche indicare
gli hobbies, le attività del tempo libero, gli interessi
coltivati, ecc.
E’ importante specificare se si è in possesso
della patente di guida e da si ha a disposizione un’automobile
personale.
In caso di lavoratore straniero, è importante allegare
al curriculum vitae una fotocopia del permesso di soggiorno
o di un documento d’identità non scaduto.
Infine, chiarire qual è la propria personale disponibilità
all’orario di lavoro (part – time, full –
time, week – end), oltre alla disponibilità di
spostamenti e viaggi in Italia e/o all’estero. Ricordarsi
di aggiungere il proprio consenso al trattamento dei dati
personali, secondo quanto previsto dalla legge 675/96 sulla
privacy.
Data e firma.
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