La Diversificazione del Rischio

 

Il rischio di uno strumento finanziario può essere diviso in due componenti: rischio del titolo e rischio determinato dal legame con altri titoli nel portafoglio.

 

Un punto da sottolineare è che non necessariamente il rischio specifico apportato dal singolo titolo in un portafoglio sia un male, anzi è una fonte di diversificazione. Tuttavia è necessario valutare se il rischio prodotto possa anche essere premiato da un maggiore rendimento. Il problema, effettuando questo tipo di analisi, è l'ingresso in campo della cosiddetta "funzione di utilità" dell' investitore, che altro non è che una funzione che assegna un valore in base alle preferenze di rischio e rendimento di ognuno di noi.

Questo permette di creare un ordinamento delle varie combinazioni di rischio e rendimento, ossia dei possibili portafogli costruibili. L'investitore, grande o piccolo che sia, ha un suo mix ideale di rischio derivante dalle scelte strategiche di investimento e un rischio, cosiddetto attivo, derivante dalla discrezionalità concessa a chi eventualmente gestisca il suo portafoglio. Non esiste una soluzione unica per tutti e il rischio attivo deve essere remunerato, altrimenti è inutile assumerlo.

Nella gestione passiva, che replica un indice, quale quella di un Etf, l'unico rischio che si corre è quello specifico del mercato nel quale si è investito. Questo perchè, ad esempio, un investitore che decidesse di dedicare agli Stati Uniti il 20% del proprio portafoglio si aspetta che l'unica variabile di rischio/rendimento significativa sia l'andamento del mercato ed eventualmente il rischio di cambio, qualora avesse deciso di non coprirsi dalle oscillazioni valutarie.

Sorprese positive in ambito di stock picking, che possono derivare anche dall'avere scelto titoli con profili di rischio diversi (per esempio a bassa/alta capitalizzazione o con un profilo growth/value) e che generino in un anno performance di gran lunga superiori al benchmark, potrebbero non essere sistematiche nel tempo e, magari, trasformarsi in sottoperformance in quello successivo: fenomeno che purtroppo accade abbastanza spesso. E' difficile essere sempre dei vincenti.

Anche per il più piccolo dei risparmiatori la diversificazione dovrebbe essere globale. I mercati azionari e obbligazionari non si muovono sempre nella stessa direzione contemporaneamente.
Per questo motivo ripartire i propri investimenti su più mercati limita la rischiosità del portafoglio. I su e giù dei diversi mercati si possono compensare riducendo la volatilità del portafoglio e stabilizzando il rendimento di lungo periodo.

Come Costruirsi un Portafoglio Personalizzato - La Diversificazione del Rischio
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