Spesso,
però, la scelta avviene sulla base di una semplice
domanda: "Quanto rende?". Rassicurato sul rendimento,
il risparmiatore si mette il cuore in pace, convinto di aver
fatto una buona scelta.
Ma non sempre i fatti gli danno ragione: il mercato cambia
e può non confermare i rendimenti attesi, oppure deve
fronteggiare spese impreviste e, quindi, si trova obbligato
a vendere anzitempo, o ancora arriva l'ansia di correre dietro
il cavallo vincente del momento. Tutti pretesti per cambiare
investimento, magari facendo la scelta sbagliata nel momento
peggiore.
Allora quale dovrebbe essere l'ottica giusta
per affrontare i mercati? Prima ancora di chiedersi quanto
rende un prodotto bisogna domandarsi quali sono gli obiettivi
che ci si prefigge di raggiungere e, soprattutto, in quanto
tempo.
La definizione degli obiettivi non è
così immediata come potrebbe apparire.Significa trasformare
aspirazioni e desideri generici in traguardi concreti e realistici,quantificandoli
con accuratezza. Tale approccio è valido per tutte
le età e per tutte le tasche, anche chi ha poche risorse
da sottrarre al consumo immediato le impiega meglio se ne
finalizza la destinazione.
Dalla definizione dell'asset allocation dipende
buona parte della performance futura. Il rendimento finale
di un portafoglio non è infatti determinato tanto dalla
scelta dello strumento finanziario più efficiente,
quanto dalla ripartizione degli investimenti tra le diverse
classi di investimento. E' una fase della massima importanza:
che peso dare ai titoli a reddito fisso? A quelli azionari?
E ancora, azioni domestiche o internazionali? Titoli small
cap o blue chip, titoli growth o value, e via dicendo.
Purtroppo non esiste una regola valida in
termini assoluti per realizzare un'asset allocation vincente.
Essa dipenderà principalmente dall'attituidine al rischio
dell'investitore, dall'orizzonte temporale dell'investimento,
dall'età, dalle disponiibltà finanziarie, dalla
finalità e dalle specifiche preferenze.
Non ci sono ricette miracolistiche: non esiste "il miglior
investimento per guadagnare il massimo rischiando il minimo".
Non si può sapere in anticipo quale
impiego finanziario otterrà la migliore performance
negli anni successivi. Nè si può scegliere esclusivamente
sulla base delle performance passate, che non è detto
si ripeteranno in futuro.
Per costruire una buona asset allocation
personale, che si concretizza nella scelta di un portafoglio
di investimenti il più possibile aderente ai propri
obiettivi, occorre quindi partire dalle proprie esigenze finanziarie
(integrazione della pensione, accumulazione del capitale per
la scuola per i figli o per comprare una casa e così
via) e dalle altre caratteristiche personali (età,
patrimonio disponible, propensione al rischio, flussi di entrate
e uscite presenti e future, coperture già disponibili
su alcuni bisogni).
In altre parole, per investire bene è
molto più importante essere esperti di se stessi piuttosto
che dei mercati.
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